Schumacher, il ritorno
«La sfida mi piace»
È ufficiale: il tedesco sostituirà Massa alla Ferrari
«Se la squadra ha bisogno di me, sono pronto»
Quaranta anni e una nuova sfida: il clamoroso ritorno di Michael Schumacher al volante di un Ferrari in Formula Uno nasce dalla voglia del sette volte campione del mondo di una nuova gara con se stesso, ma è soprattutto un gesto di riconoscenza alla Rossa, «nel momento del bisogno».
Dopo le prime incertezze, le smentite del manager, le aperture della portavoce, il tedesco ha detto sì alla richiesta della Ferrari, la scuderia con la quale ha formato un binomio inscindibile: vittorie e carriera. Sarà lui a correre al posto di Felipe Massa sulla F60 lasciata vuota dall’ex compagno, ora in un letto di ospedale a Budapest dopo l’incidente dove ha rischiato grosso.
«In fondo, a me piacciono le sfide e questa è una sfida», ha detto Schumacher, che i suoi quaranta anni li sente eccome: finora, tre stagioni dopo il ritiro, aveva sempre ribadito di sentirsi perfettamente a suo agio nel ruolo di papà e consulente Ferrari. Anzi, per non far sentire in modo troppo ingombrante la sua presenza si era presentato timidamente ai box della Rossa durante qualche Gran premio. Ma «la situazione ora è diversa», come aveva spiegato martedì la sua portavoce Sabine Kehm, contraddicendo il manager che parlava di un ritorno impossibile.
Risultato, ieri la Ferrari ha sciolto la riserva sul «secondo pilota» al Gp d’Europa, in programma il 23 agosto sul circuito di Valencia. «La scuderia Ferrari Marlboro – il comunicato sul sito della casa di Maranello – ha intenzione di affidare a Michael Schumacher la monoposto di Felipe Massa finchè il pilota brasiliano non potrà tornare a correre. Michael Schumacher ha dato la disponibilità e nei prossimi giorni condurrà uno specifico programma di preparazione al termine del quale sarà possibile confermare la sua partecipazione al Campionato a partire dal Gran Premio d’Europa del 23 agosto».
Schumacher ieri mattina era a Maranello, dove ha incontrato il presidente Ferrari Luca di Montezemolo e i responsabili della scuderia, accettando la richiesta. Subito dopo Schumi ha avuto un incontro tecnico con la squadra di Massa, a partire dall’ingegnere di pista Rob Smedley per stabilire un programma tecnico e tutte le tappe di preparazione ad una nuova avventura in Formula 1. Il 23 agosto il mondiale riprende a Valencia, quindi il secondo debutto per Schumi sarà il 21 nelle prove libere. Schumacher ha insomma accettato di buon grado la richiesta che gli è venuta da una squadra per la quale è consulente sia per le macchine di Formula 1 che per quelle Gt.
Il tedesco, affidando il suo pensiero ai suoi collaboratori ha detto anche che «L’importante è che Massa stia bene». E poi ha spiegato il vero motivo del suo sì: malgrado la lunga pausa in Formula 1 era «giusto aiutare la squadra nel momento del bisogno».
MASSA CAMMINA«Quella corsa dovevo vincerla io», ha detto Felipe Massa al medico Dino Altmann quando ha saputo del risultato della Gp dell’Ungheria. «Si è stupito molto quando ha saputo che ha vinto la McLaren», ha detto il medico della famiglia Massa. «Non ci posso credere, quella corsa ero io che dovevo vincerla, è sbottato Felipe», ha rivelato Altmann. La violenza dell’impatto ha provocato al brasiliano un’infiammazione alla milza: lo ha rivelato un medico dell’ospedale di Budapest, spiegando che la forte compressione della cintura di sicurezza ha causato un trauma agli intestini e un’infiammazione della milza, comunque sotto controllo. Comunque Felipe – che ieri si è alzato e ha mostrato ulteriori progressi – potrebbe lasciare l’Ungheria già oggi per trasferirsi in una clinica privata di Parigi.
LA BMW LASCIA A FINE STAGIONE
La Bmw ha annunciato che dall’anno prossimo lascerà la F1 a causa di un mix di motivi legati ai cattivi conti economici e all’immagine ecologista che la casa tedesca vuole consolidare. La Toyota ha invece smentito di voler lasciare il mondo delle corse.