La beffa e la circolarità della vita…. Era il lunedi di Pasqua 1962. A Goodwood si correva una gara di F1 fuori campionato e in un drammatico incidente terminò la carriera ad alto livello del più forte pilota dell’epoca. Avrebbe certamente corso con la Ferrari avendo raggiunto un accordo con Enzo Ferrari che lo stimava al di sopra di ogni altro pilota e per lui avrebbe fatto un’eccezione straordinaria e mai più ripetuta. Sarebbe stata una Ferrari strana, non rossa ma Blu con una fascia trasversale bianca perchè seguita direttamente dagli scozzesi del team di Rob Walker, per i quali correva Moss. Le “prove generali” vennero fatte con la Ferrari 250 SWB con la quale partecipò a 2 Tourist Trophy. Dopo l’incidente la Ferrari destinata a Moss venne affidata per un GP fuori campionato ad Innes Ireland e tornò a Maranello. Dal 1949 al momento dell’incidente aveva partecipato a 495 gare ufficiali guidando ben 84 macchine diverse con le quali aveva tagliato il traguardo in 366 occasioni e vinto in 222. E’ stato uno dei Tre piloti al mondo (assieme a Trintignant e Phil Hill) ad avere vinto sia con macchine a motore anteriore che posteriore. Fortissimo anche a ruote coperte, con memorabili vittorie alla Mille Miglia, Targa Florio e Sebring. Si ritirò ufficialmente solo nel 2011. All’apice della sua carriera i tifosi potevano tranquillamente trovare il suo numero di telefono sull’elenco e chiamarlo per scambiare due chiacchere…. Nel 1958 testimoniò a favore del rivale al titolo Hawthorne di fronte ai giudici di gara in Portogallo in merito alla non correttezza della penalità affibbiata a quest’ultimo. Mike terminò così al 2° posto e vinse il titolo per un punto. Gli inglesi lo soprannominarono “The Maestro” in italiano come fosse un pittore o un musicista. Diceva che “… I rettilinei sono quei tratti noiosi che uniscono due curve …” . Per anni in Inghilterra ad automobilisti spericolati i poliziotti chiedevano:“Chi ti credi di essere …. Stirling Moss?”